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Mansholt, Sicco.

Uomo politico olandese. Appartenente a una famiglia di origine contadina, frequentò l'istituto agrario e dal 1931 al 1934 lavorò in una piantagione a Giava. Ritornato in Olanda, nel 1936 si iscrisse al Partito socialista e durante la seconda guerra mondiale partecipò attivamente alla resistenza. Nel 1945 fu eletto sindaco di Wieringermeer e successivamente fu presidente del Partito socialista e ministro dell'Agricoltura e dell'Alimentazione. In tale veste riorganizzò l'agricoltura olandese, rendendola competitiva sul mercato internazionale e guadagnandosi vasta fama e popolarità in patria e all'estero. Questo suo prestigio gli valse nel 1957 la nomina a rappresentante dell'Olanda nell'esecutivo della CEE e nel 1959 la nomina a vice-presidente della Commissione europea e responsabile dei problemi agricoli, funzione che ha svolto ininterrottamente sino al 1972. Nel 1968 pubblicò un Memorandum sull'agricoltura, divenuto poi noto come piano Piano M., un programma in cui affrontava globalmente i problemi dell'agricoltura europea, proponendo una serie di soluzioni organiche. Il programma, definito "socialista" dall'autore stesso, tendeva a una radicale ridistribuzione del reddito agricolo, quale elemento base per l'instaurazione di un'agricoltura moderna. Esso ottenne vasti consensi, ma anche critiche, per la maggior parte confuse e contraddittorie. In ogni modo, anche gli oppositori riconobbero la validità di questo progetto di riforma, considerato come lo studio più valido e originale prodotto dalla Comunità Europea. Dal marzo 1972 al gennaio 1973 è stato presidente della Commissione esecutiva della CEE (Ulrum 1908 - Groningen 1995).